Giovedì 26 settembre un incontro a Roma presenta la proposta di riforma organica dei congedi (qui il programma dell’evento), messa a punto dal progetto 4e-parent: subito un’efficace politica dei congedi per il benessere delle famiglie, della società e delle aziende! Seguendo l’impulso della società civile, è tempo che la politica realizzi dei cambiamenti di sistema, investa risorse, valorizzi il tempo dedicato alla cura.
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E non è solo in Italia che un numero crescente di padri ha iniziato a chiedere più tempo da dedicare ai propri figli e figlie. Giusto la settimana scorsa, il movimento The Dad Shift (“Diventare papà”), attivo in Gran Bretagna, ha “addobbato” le statue maschili di Londra con marsupi contenenti (finti) bambini. Questa azione civile per chiedere un aumento del congedo di paternità è l’ennesima dimostrazione di come la sensibilità maschile rivolta alla genitorialità stia progredendo e cambiando un po’ in tutto il mondo occidentale.
Certo, c’è ancora molta strada da fare. Ma è il bicchiere mezzo pieno è che le famiglie sono sempre meno isolate. Sta diventando man mano più facile, infatti, trovare realtà e iniziative di supporto e accompagnamento per vivere meglio la co-genitorialità in modo paritetico, attivo ed empatico, in tutti i suoi aspetti. E poiché, insieme al desiderio e alla volontà, spesso servono anche le competenze, approfittiamo per ricordare un’offerta formativa dedicata, in questo caso, al personale dei servizi educativi 0-6: “I PADRI NEI SERVIZI EDUCATIVI” è un corso erogato dal Centro per la Salute del Bambino (CSB), fruibile gratuitamente e online ancora fino a metà novembre. Se ti interessa contribuire attivamente alla trasformazione dell’esperienza genitoriale in Italia, iscriviti e condividi con chi credi possa approfittare di questa opportunità.
Infine, sperando che l’estate ti abbia regalato anche un po’ di “sana disconnessione”, ricapitaliamo qui di seguito alcuni consigli di lettura e visione, recenti, che potrebbero esserti sfuggiti:
Papà ha bruciato i biscotti è un documentario realizzato e prodotto dal giornalista e regista Jeffrey Zani (ecco il trailer). Secondo Cristina Valsecchi: «Il buon padre modello del secolo scorso aveva la responsabilità di mantenere la famiglia, ma raramente era coinvolto nell’accudimento di bimbe e bimbi piccoli. Non aveva modo di sperimentare l’impegno fisico e psicologico richiesto da questo compito. All’epoca la realizzazione di un documentario come questo sarebbe stata impensabile. Quella dei nuovi padri accudenti è una realtà ormai diffusa e anche le loro istanze trovano voce.»
Il protagonista del romanzo La neve in fondo al mare (di Matteo Bussola, edito da Einaudi, 2024), trascorre giorni nel reparto in cui è ricoverato il figlio, ripercorrendo la sua esperienza di padre alla ricerca di un suo errore, dell’origine del male. Due sono i temi principali del racconto. Il primo è la sofferenza mentale dei giovani, che ci destabilizza, ci coinvolge e ci porta a riflettere sul secondo: il compito dei genitori, il loro rapporto con figli e figlie, le aspettative sociali nei loro confronti. In particolare, l’esperienza della paternità. - Qui, la recensione della nostra redazione.
Le grandi mani di mio padre. È possibile affrontare il tema della paternità senza ricorrere alle parole? Si può riuscire a trasmettere l’importanza della figura paterna, del senso di consapevolezza e di responsabilità che si celano in ogni gesto, avendo come unico strumento delle illustrazioni? Per Francesca Romano, tutto questo è certamente possibile nel silent book di Choi Deok Kyu (Quinto quarto, 2024).
Se vuoi proporre un contributo creativo al progetto, far sentire la tua voce o segnalare un’iniziativa coerente con i nostri obiettivi: lascia pure un commento ai nostri contenuti, o scrivici direttamente a redazione.4eparent@gmail.com
Informazione, Risorse e possibilità di Formazone sulla piattaforma di progetto: https://4e-parentproject.eu/
24/00/2024
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