Supportare la genitorialità su più fronti
Formazione, Esperienza, Raccomandazioni sanitarie, Educazione
‘Incontrare i genitori in cerchio’ è un evento formativo del progetto 4e-parent che si prefigge di fornire ai e alle partecipanti le competenze utili a organizzare e facilitare i cerchi di condivisione di padri e di madri, secondo una metodologia che prevede un lavoro esperienziale, con attenzione ai corpi e al modo in cui si adeguano (o non si deguano) ai ruoli genitoriali. «Il cerchio è un potente strumento di condivisione di esperienze e pensieri che pone i membri di un gruppo in posizione paritaria, favorisce il confronto, crea comunità», così Andrea Santoro, presidente dell’Associazione il Cerchio degli Uomini di Torino e co-organizzatore dell’attività formativa. Il primo ciclo di incontri si è appena tenuto a Torino, Roma e Palermo e si ripeterà a Palermo il 18 e 19 maggio e a Napoli il 14, 28 e 29 settembre 2024. Informazioni più dettagliate, così come il link al modulo per iscriversi gratuitamente al corso si trovano qui.
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Come si preparano all’arrivo di un figlio o di una figlia i futuri papà? Oggi, un momento in cui le aspettative sul ruolo dei padri stanno cambiando, crescono i timori o comunque ci si interroga in un modo diverso? Anche per i futuri papà l’attesa può essere motivo di dubbi e ansie. Danilo Cinti, fisico, editore e comunicatore della scienza, ma soprattutto papà in fieri, ha deciso di affrontare la sua paternità in modo originale, dando vita al podcast ‘Gravidansia – l’attesa di chi non aspetta’, raccontando in cinque puntate la sua esperienza, condivisa con la compagna. In meno di un mese ha già totalizzato un migliaio e più di download, confermando l’interesse e l’attenzione crescente su questo tema, testimoniato anche dai racconti raccolti nella sezione podcast di 4e-parent. Abbiamo voluto parlarne direttamente con lui, riportando in questo approfondimento il coraggio di mettersi a nudo di fronte a un’esperienza unica nella vita. Attraverso la condivisione del vissuto, passa un messaggio che invita ad accogliere le fragilità del momento, senza vergogne o paure per la propria umanità.
Se per alcune persone una riflessione e uno sguardo “paterno” sulla gravidanza può essere una prospettiva inedita, di fatto sono anni che l’Organizzazione Mondiale della Sanità non promuove solo la sicurezza del parto, ma anche il diritto a vivere la nascita come un’esperienza positiva, raccomandando misure per il contenimento del dolore, dell’ansia e della paura proprio attraverso la “presenza e l’azione della coppia”. È un approccio che comporta vantaggi documentati per la salute fisica e il benessere psicologico della donna che partorisce, del partner che la assiste e del bambino o della bambina che nasce. Parliamo qui della nascita come esperienza positiva con Angela Giusti, ricercatrice dell’Istituto Superiore di Sanità e responsabile del coordinamento scientifico del progetto 4e-parent, soffermandoci specificatemente sul contenimento del dolore e sui benefici tangibili che derivano dall’affrontare insieme travaglio e parto.
Nell’ambito del progetto 4e-parent avevamo già evidenziato come gli studi dimostrassero che un “imprinting di genere” negativo, un costrutto socioculturale dalle conseguenze dannose per una società che voglia essere libera ed egualitaria, sia già attivo e rilevabile in età giovanissima: Ai maschi la competizione, alle femmine la cura: a scuola ancora troppi stereotipi di genere. Ciononostante, l’Italia rimane uno dei pochi paesi UE a non avere istituito programmi scolastici obbligatori di educazione all’affettività, contro le discriminazioni e la violenza di genere, benché la legge lo preveda. L’attuazione delle indicazioni è lasciata alla buona volontà di insegnanti e dirigenti della scuola, dei genitori più sensibili alla questione, o tutt’al più alle associazioni, mentre non c’è una programmazione organica che affronti questi temi in funzione preventiva, iniziando con le classi di minore età, da dove è cruciale partire. In questo articolo, Cristina Valsecchi dipinge un quadro allarmante che invita a moltiplicare subito gli sforzi in favore di un contrasto deciso e proattivo agli stereotipi di genere.
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13/05/2024
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